Il Tormento e' per alcuni un bisogno, un appetito, un compimento.
Avverto la necessita' di raggiungere qualcosa di nuovo e sconosciuto per calmare la mia Fame, e piu' ci penso piu' mi addolora in questo strazio, ma se tento di distogliere l'attenzione mi arrendo alla sconfitta.
Nessun piacere puo' essere considerato il Male, ma talvolta procurarsi certi piaceri porta piu' tormento che soddisfazione e pienezza.
Il mio Dolore e' sordo, perche' non ascolta che se' stesso nel riverbero delle Tenebre.
E' muto perche' non esiste parola che possa parlarne.
E' cieco perche' non Vi sono occhi a vederlo.
Lascio percio' che sia la pena a cullare l'attesa.
Mi sto abituando alla Vostra assenza.
Come creatura di Morte ho imparato a vagare nella mia testa, condenso i rumori sordi della vita che scorre, il ticchettio del tempo e gioco coi pensieri. Li spingo via, li soffio dentro di me, li lascio girare e giocare e oscillano come una piuma leggera avanti e indietro, posandosi dove voglio, fino a estinguersi.
E' Morte la culla del mio cuore, della mia carne e del mio spirito, e' Morte che spegne la tempesta.
Ho colto una rosa oggi fra la neve e le ho tolto i petali. Osservate le spine, le spine fanno male appena nascono e restano aggrappate anche senza un fiore senza cadere. Voi siete la mia rosa, anche se i petali cadono lontano come ora lo siete Voi, mi restano le spine fra le dita.
Ma chi desidera cogliere una rosa, deve essere preparato ad afferrare anche il Dolore.
Sentivo che dopo quella sera nulla sarebbe stato più lo stesso. Oggi mi sento vuota, devo mangiare qualcosa, qualcosa per la mia anima oscura, qualcosa per nutrire il mio Nulla.
Spaventose Tenebre accogliete me il Vostro eletto, sola e maledetta che ha vinto sull'angusta vita.
Datemi quella certezza, quella sicurezza, quella forza che nessuno su questa terra riesce a infondere nella mia gelida e oscura anima.
Spaventose Tenebre accogliete me il Vostro eletto, sola e maledetta che ha vinto sull'angusta vita.
Datemi quella certezza, quella sicurezza, quella forza che nessuno su questa terra riesce a infondere nella mia gelida e oscura anima.
Indicatemi il cammino, la via verso l'oblìo, datemi la conoscenza, la rinascita dopo la Vera Morte, datemi la vera Luce che diffondete nella notte a me sorella. Diffondete in me come un dolce cancro il soffio di una nuova vita, rendetemi figlia Vostra e Regina della notte. Io risorgerò e come un angelo oscuro con enormi ali nere veglierò le anime perse nelle Tenebre e sentirò i lamenti dei miei fratelli che banchetteranno con il sangue delle loro vittime.
Raggiungete il mio sangue nel suo rifugio e accarezzate la sua carne e la sua anima. Lasciate che sia al mio fianco quando, insieme, vedremo l'Apocalisse.
Raggiungete il mio sangue nel suo rifugio e accarezzate la sua carne e la sua anima. Lasciate che sia al mio fianco quando, insieme, vedremo l'Apocalisse.
Poco prima del nuovo anno è tornata una presenza nella mia vita fatta di eternità. Il tempo è così relativo, le persone ci passano davanti, ci sfiorano, fanno parte di noi e poi svaniscono.
Damian Louzerknives è una di queste. Fu un tempo mio fiero condottiero, egli era la mia ombra, la mia guardia del corpo. Egli era il Comandante dell'Ordine Supremo di Veddharta e la mia personale guardia. Ma come tutti è andato, altre vie doveva percorrere.
E il destino per chi ci crede o Tenebra o la nostra Rilucente di Grazia han voluto che incrociassi di nuovo il suo cammino,ma egli era debole, vinto dalle sue paure, tornato umano per uno scherzo malevolo di chi sa quale Dio. Aveva così tanto odiato essere vampiro che invece ora, da umano, era incompleto.
Gli offerto me stessa. Gli ho offerto il mio sangue, un patto col Male pure, gli ho offerto la carezza di Morte, perchè io sono Morte.
E così è successo. Al Mausoleo. Io e lui. Lui scorreva caldo dentro di me. Lui è morto nelle mani e davanti ai miei occhi è risorto col mio veleno. Ora siamo legati, ancora più di prima con una forza indissolubile. In eterno o finchè gli Dei vorranno.
Io. Ladra di vita.
Con il bacio velenoso che mi hai dato
sto uccidendo la solitudine
con il tuo abbraccio, mi hai salvata
sto uccidendo la solitudine con te
la solitudine assassina che aveva trasformato
il mio cuore in una tomba
sto uccidendo la solitudine
con il tuo abbraccio, mi hai salvata
sto uccidendo la solitudine con te
la solitudine assassina che aveva trasformato
il mio cuore in una tomba
Le Tenebre si spengono
Notti di riflessione e Giudizio.
Notti di tormento e Dolore.
Notti di grida e proclami di Guerra.
Notti di Silenzio.
Avete mai potuto sostenere tutto cio' in una vorticosa, angosciosa
esistenza? Avete Voi galoppato con i demoni, precedendo armate di non
morti?
L'odore del freddo metallo delle armature ricoperte del sangue dei
nemici, l'eccitazione per gli strazi di creature dilaniate che risuonano
nelle orecchie come una incantante melodia. Il potere di poter
giudicare, il potere di saper distinguere la Verita' dalla Menzogna e
poi il silenzio. Guardarsi attorno, le mani ciondolanti che ancora
trattengono l'impugnatura della spada, lo sguardo su quella enorme
distesa di cadaveri, ed e' vittoria. Ed e' trionfo.
Questo e' il dono che Tenebra fa ai suoi figli prediletti, alla fedele
armata nera. Lei chiede, chiede molto, ma e' cosi' tremendamente
soddisfacente nei suoi oscuri disegni che vale ogni singola sofferenza,
ogni ferita, ogni caduta. Le Tenebre non sono passione, sono una nuova
Esistenza, una nuova ragione per proseguire il nostro cammino su questa
terra, ma accade che un giorno Tenebra inizi a spegnersi.
Warra. L'istinto. Ella non e' ai miei occhi una povera pazza, e non lo
sia per Voi. Non sta a noi comprendere il volere di Nera Madre, ma sia
l'uncisa e sacra parola del Profeta del Nord il Sole Oscuro a ripulire
la Verita' dai veli del dubbio. Warra, siete caduta nel meschino gioco
dell'ignoranza, Vi siete resa cieca e sorda e avete perso. Non Vi sia
pieta' per Voi o misericordia, Vi sia solo il disonore.
Crystal. Il Trono. Io mi inchino un'ultima volta a Voi come Signore
delle Tenebre perche' Voi, Voi non potete mentire: siete l'Ordine degli
Eletti eppure Voi annunciate di aver perso qualcosa di importante. Colui
che regna sovrano e' gente fra le genti, cosa Vi distingue ora da me?
Vi sentivo vibrare, Vi sentivamo vibrare, eravate Voi la gemma delle
nostre percezioni. Ora siete solo Sangue.
Mactans. Carestia. Pestilenza. Le Torri sono vuote, le armature sono vuote, le anime sono vuote.
Morte. Silenzio nel silenzio. Buio senza nulla. Io ancora percepisco
Tenebra, ma il suo potere e' solo un tocco, un misero alito di vento,
non divora nulla, non distrugge nulla.
Il cammino verso il Tempio della Nera Madre sta iniziando, la lenta
processione verso l'ignoto e' iniziata. Proseguite Cavalieri Neri, un
passo davanti l'altro, senza guardarVi indietro. Pregate, scongiurate,
servite in ogni istante che Vi separa dalla Sua dimora.
Avete veduto coi Vostri occhi: chi si e' fermato, e' morto.
Avete veduto coi Vostri occhi: chi si e' fermato, e' morto.
EX TENEBRIS VITA!
Aenighma di Morte
Cavaliere dell'Apocalisse di Morte
Professione di Fede
Tenebre siano.
Con questa mia Vi attesto il mio pieno proposito di Fedelta' che le Tenebre, tramite le sue Quattro Voci, ci hanno trasmesso.
Sento di doverVi ringraziare miei Eletti per aver rafforzato costantemente il mio desiderio di conoscenza, concedendomi l'approfondimento all'unica vera parola.
Ho la piena consapevolezza che incombe su ognuno di noi di adempiere al mandato delle Tenebre padrone del corpo e dello spirito, affidato alla sua prima armata, di cui noi siamo degni e devoti successori, unicamente per merito. Mi rendo altresi' conto che sono una creatura terrena e seppure immortale io sia imperfetta, ma posseggo la forza che le Tenebre imprimono nel mio spirito per affrontare qualsiasi condizione di debolezza.
Rimetto nei miei superiori e nella massima espressione delle Tenebre la mia incontrollabile fiducia, fedelta' e obbedienza. Ogni mio atto e' stato, e' e sara' rivolto a celebrare la perfezione, l'onnipotenza e il potere del Male Puro, affinche' giunga l'Apocalisse e con essa il Suo Regno.
Accetto che i Quattro Cavalieri siano la mia Realta' terrena, accetto il mutuo vincolo che costituisce eternamente le le Quattro Torri, le quali sono ciascuna l'unica e identica Essenza o chiamata Tenebre.
Credo in Tenebre, al Male e alle Oscure Piaghe in egual misura. Credo nel trionfo dell'oscurita' sulla luce, nella venuta dell'Apocalisse. Credo nella venuta del suo Regno di dolore e distruzione, di fame e di nulla, laddove i morti cammineranno con i viventi, laddove i suoi devoti servi e proseliti vivranno al cospetto Suo, laddove il traditore, il peccatore e il bestemmiatore o coloro che hanno creduto nei falsi Dei spergiurando la Sua Parola saranno dannati e gettati nel caos eterno.
Confesso che il Regno di Tenebre inizia su questa terra, e che ogni mio atto sia di consistente crescita per il suo Dominio.
Rinnovo i miei giuramenti dinnanzi a Voi miei Eletti Cavalieri, al Codice Nero e alle Tenebre.
Professo il mio Credo.
Ex Tenebris Vita.
Un richiamo al cimitero.
Spiriti dei Senzapace, acqua benedetta, preghiere e sangue.
Quattro falci che compaiono davanti a me, mi avvolgono ma non feriscono. Colori che si susseguono: bianco, verde, nero, rosso.
E poi la scelta.
Sì.
La Nera Madre mi ha di nuovo scelta come sua serva. Ho avvertito la carezza di Morte su una creatura di Tenebra. Io, Piaga del dolore, dell'inizio e della Fine, del Male, del Buio e del Silenzio.
Io, assieme al fratello Khavirel. Lui bianco, Carestia la Bilancia.
Sono io la morte
e porto corona
e son di tutti voi
signora e padrona
e cosi` sono crudele
cosi` forte sono e dura
che non mi fermeranno
le tue mura
e porto corona
e son di tutti voi
signora e padrona
e cosi` sono crudele
cosi` forte sono e dura
che non mi fermeranno
le tue mura
Sono io la morte
e porto corona
io son di tutti voi
signora e padrona
e davanti alla mia
falce il capo tu dovrai
chinare e dell' oscura
morte al passo andare
e porto corona
io son di tutti voi
signora e padrona
e davanti alla mia
falce il capo tu dovrai
chinare e dell' oscura
morte al passo andare
sei l'ospite d'onore
del ballo che per te
suoniamo posa la
falce e danza
tondo a tondo
il giro di una danza
e poi un altro ancora
e tu del tempo
non sei piu` signora
del ballo che per te
suoniamo posa la
falce e danza
tondo a tondo
il giro di una danza
e poi un altro ancora
e tu del tempo
non sei piu` signora
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